La cheratosi attinica: una lesione da non sottovalutare

La cheratosi attinica è una lesione cutanea che colpisce in Europa tra l'11 e il 25% della popolazione, ed è considerata ormai, secondo gli ultimi studi scientifici, un vero e proprio carcinoma in situ.

È bene quindi riconoscerla e trattarla per evitare possibili complicanze. Infatti, nel 10-20% dei casi, dalla cheratosi attinica potrebbe svilupparsi un tumore cutaneo, il così detto carcinoma spinocellulare, che se trascurato, potrebbe determinare importanti conseguenze tra cui metastasi linfonodali e nei casi più avanzati anche coinvolgimento di altri organi.

QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO?

Il principale fattore di rischio è rappresentato dall’eccessiva esposizione prolungata, cronica, ai raggi UV, di conseguenza sono più a rischio i soggetti che hanno praticato per anni lavori all'aperto e a diretto contatto con i raggi del sole.

Altri fattori di rischio sono il fototipo chiaro e l'età avanzata. La cheratosi attinica, infatti si manifesta generalmente dopo i 50 anni, ma sono stati descritti anche dei casi in età giovanile.

COME RICONOSCERE LA CHERATOSI ATTINICA?

Esistono alcuni aspetti da tenere in considerazione per sospettare di avere una o più cheratosi attiniche e rivolgersi subito ad uno specialista per una diagnosi certa e completa:

  • Inizialmente la lesione cutanea può essere invisibile, ma sempre riconoscibile al tatto perché in rilievo e ruvida, a volte squamosa
  • Può essere di colore rosso, rosa, marrone o avere un colore misto
  • Le zone più a rischio sono quelle fotoesposte, cioè il viso (dorso del naso, orecchio esterno, fronte, zigomi e guance, labbra), il dorso delle mani, ma anche il tronco. Il cuoio capelluto, in particolare nei soggetti con capelli radi o aree alopeciche, è una delle regioni del corpo più interessate.

In ogni caso, è consigliata la visita specialistica dermatologica per una diagnosi accurata e approfondita delle lesioni cutanee.

La cheratosi attinica è un segno di eccessiva esposizione cronica al sole ed è bene considerarla come un campanello d'allarme per limitare e prendere le dovute precauzioni consigliate dallo specialista. Ad esempio utilizzando particolari protezioni solari che prevengono l'insorgenza di queste lesioni. Il paziente che presenta cheratosi attiniche potrebbe essere più predisposto a sviluppare epiteliomi, per cui è consigliabile effettuare periodicamente una visita dermatologica.

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